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THE CLUB OF BLACK WIDOWS. Capitolo 12

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La giornata rimase avvolta nella nebbia e a sera divenne persino più fitta tant'è che a momenti Mr. Motherfucker non vide la deviazione per la casa di Sweety. Incredibilmente davanti a lui vide le luci in un'altra automobile e decise di rallentare. Era la prima volta che vedeva una macchina da quelle parti. La vide girare attorno alla casa di Sweety e sparire sul retro, lui parcheggiò dentro il fienile, vicino alla moto di Sweety, al mattino cominciava a far freddo e il carro funebre era un po' troppo vecchio per starsene fuori al freddo e al gelo. Prese i pacchetti, chiuse le porte e si avviò verso casa.
Vide Toyboy ad una delle finestre del primo piano e lo salutò, lui sparì. Quando entrò in casa, Toyboy gli arrivò incontro. Aveva addosso una felpa nera e dei pantaloni della tuta.
Mr. Motherfucker gli sporse i pacchetti sorridendo.
"Grazie! Questa sera glieli do, chissà che faccia farà!". Toyboy era raggiante.
"Sono sicuro che le piaceranno".
"Bene, ne sono felice, poi tu le porti sempre dei bei regali".
"Com'è andata ieri sera?".
Toyboy divenne serio. "E' stato... Strano...".
Mr. Motherfucker inarcò le sopracciglia. "Strano? Come strano?".
Toyboy arrossì di colpo. "Non sono abituato a queste cose! Non pensavo di reagire così... Ho combinato un pasticcio prima di cominciare...".
"Pasticcio?".
"E che non mi aspettavo che Sweety fosse così... Morbida, calda... E io...".
"No, fermati che credo di aver capito!". Mr. Motherfucker non sapeva se ridere o piangere. "Sweety che ti ha detto?".
Toyboy aveva l'espressione di chi volesse seppellirsi sul posto. "Nulla, mi ha preso e portato in bagno e mi ha infilato nella vasca...".
Mr. Motherfucker era sconvolto, nonostante fosse abituato praticamente a tutto la dichiarazione di Toyboy lo aveva sorpreso. "Mi dispiace, ti ho dato il consiglio sbagliato...".
"No! A Sweety l'idea era piaciuta, è colpa mia! Non pensavo che... Non ero pronto...".
"I regali ti torneranno utili".
"Sì, lo penso anch'io. Li porto di sopra".
"Ok, hai già mangiato?".
"No, ma non ho molta fame, sono nervoso...".
"Cerca di stare tranquillo".
"Hai ragione, vado di sopra".
Toyboy salì su per le scale e Mr. Motherfucker andò in cucina. Mentre mangiava provò la terribile sensazione di essere invidioso nei confronti di Toyboy: aveva la donna più bella che conoscesse tra le mani e non sapeva assolutamente cosa fare. Si rendeva conto che non lo faceva apposta. Toyboy non era in grado di capire, però gli sarebbe piaciuto poter andare da Sweety e dirle che se voleva ancora compagnia, se voleva essere amata sul serio, lui era lì per lei. Un suo cenno e lui le si sarebbe gettato ai suoi piedi o meglio, l'avrebbe presa tra le sue braccia.
Finì di mangiare, bevve un caffè sperando che Sweety comparisse sulla porta ma niente. Evidentemente il suo cliente la teneva ancora impegnata. Era piuttosto stanco quindi decise di andare a dormire. Si fece una doccia veloce, si mise addosso una maglietta e un paio di pantaloni della tuta come Toyboy e si coricò a letto addormentandosi quasi subito.
Si svegliò all'improvviso ma non capì il perché, era ancora buio, e tirò su la testa dal cuscino. Pensò di sognare quando vide Sweety in piedi contro la porta della sua camera con l'abito che le aveva comprato quella mattina.
Si tirò su a sedersi. "Sweety?". Era quasi timoroso a pronunciare il suo nome.
Lei si avvicinò al letto senza dire nulla e si sedette vicino a lui.
"Volevo ringraziarti per i regali".
"E' stata un'idea di Toyboy".
"Come quella del gioco di ieri sera?".
Mr. Motherfucker chinò la testa e si mise a ridere anche se non voleva. "Mi dispiace, non credevo che Toyboy fosse così... Sensibile".
"Di solito non mi tocca mai, non è abituato. Mi ha chiesto scusa un'infinità di volte".
Mr. Motherfucker continuò a ridere nonostante si rendesse conto che non era bello da parte sua.
"Stare dietro a Toyboy in quelle condizioni dev'essere pesante per te, gli avevo suggerito di essere un po' più autosufficiente e di prendere l'iniziativa ogni tanto".
"Beh, deve lavorarci ancora un po' su".
Rimasero in silenzio, nel buio nella stanza. Sweety guardava il pavimento, come se fosse indecisa sul da farsi. Mr. Motherfucker decise di prendere l'iniziativa.
"C'è qualcosa che non va Sweety?".
Lei sospirò e si girò a guardarlo. "Sì, sono inquieta... So che sta per succedere qualcosa solo che..."
"Solo che...".
"Non riesco a capire cosa, quando e a chi ed è frustrante. Di solito ho delle visioni molto chiare ma se riguardano noi è tutto così confuso".
"Temi possa succedere qualcosa a Toyboy?".
"Quando dicevo noi intendevo noi tre".
"Sei preoccupata per me?". Era sorpreso.
"Sì anche..." Sweety sospirò nuovamente e Mr. Motherfucker le mise una mano sulla spalla.
"Dovresti smetterla di essere così ansiosa".
"Non posso farci niente, appena abbasso la guardia succede qualcosa".
Mr. Motherfucker si schiarì la gola nel tentativo di prendere coraggio. "Vuoi... Vuoi dormire qui sta notte? Con me?".
Sweety si spostò allontanandosi da lui che alzò le mani. "Ti giuro che non ti tocco se non lo vuoi tu".
Vide l'indecisione sul suo volto. Lui le sorrise in un goffo tentativo di sembrare innocuo, in realtà si sentiva come se gli avessero acceso un fuoco sotto il letto.
"Va bene, vado a cambiarmi e arrivo".
Sweety si alzò e uscì dalla stanza e Mr. Motherfucker si alzò di colpo per rassettare il letto e sprimacciare i cuscini prima di rinfilarsi sotto le coperte.
Quando tornò Sweety lui era sdraiato con le mani dietro la testa. Lei si era messa una camicia da notte nera di cotone con le maniche a tre quarti che le arrivava alle ginocchia oltre ad un paio di calzettoni a righe. Non era sexy come al solito ma a Mr. Motherfucker non importava,  poteva anche indossare un sacco della spazzatura tanto il suo sangue ribolliva lo stesso.
Gli s'infilò accanto standogli ad una certa distanza, a  lui non stava bene quindi allungò un braccio e la tirò verso di sé. Ignorò il brontolio di disappunto di lei e l'abbracciò.
"Sweety, rilassati, sei un fascio di nervi".
"Mi avevi promesso che non mi avresti toccato!" brontolò lei con il viso contro la sua spalla.
"Infatti, non ti sto toccando, ti sto abbracciando".
Lei brontolò qualcosa mentre cercava di mettersi comoda, Mr. Motherfucker pregava silenziosamente che smettesse di strusciarsi addosso a lui, maledicendosi da solo per la sua idea di abbracciarla e sperando ardentemente che Sweety non si accorgesse di quanto gli stesse piacendo la cosa.
"Sai, oggi Soup ha scoperto che sei una strega..." tentò di distrarsi parlando d'altro.
Sweety alzò lo sguardo verso di lui smettendo di muoversi. "Ah sì? Non glielo avevi mai detto?".
"No, sono molto discreto sulla tua vita privata".
"Ti ringrazio...".
"Adesso vorrebbe conoscerti, vuole chiederti non so cosa. L'ho fatta desistere dicendo che non sei alla sua portata".
Sweety rimase in silenzio, con il viso appoggiato, alla sua spalla. Sembrava si stesse addormentando quando alzò di nuovo lo sguardo verso di lui.
"Dille che non si deve preoccupare, non è quello che pensa e che andrà tutto bene".
"Ok, glielo dirò" anche se non aveva la più pallida idea di che cosa stava parlando.
"Adesso possiamo provare a dormire?".
"Se smetti di muoverti Sweety...".
"Cerca di non combinare disastri anche tu".
"No, no io ho un po' più di autocontrollo! Anche se, devo ammettere, che con te accanto non è così facile".
"Forse è meglio che torni in camera mia" e tentò di liberarsi dall'abbraccio di Mr. Motherfucker.
Lui la strinse più forte. "Non ci provare nemmeno!".
"Mr. Motherfucker! Mi stai soffocando!".
Mollò la presa ma continuò a tenerla fra le sue braccia. "Ti prego, chiamami Vincent...".
"Va bene..." poi Sweety fece una cosa che lo colse completamente di sorpresa: alzò la testa e lo baciò. Appoggiò le labbra alle sue e lui rimase immobile, godendosi il momento e sperando che non finisse mai.
Ma Sweety si staccò fin troppo presto per lui. "Buonanotte Vincent...".
"Posso averne un altro?".
Lei rise. "No".
"Sei una donna perfida Diana".
Lei continuò a ridere con la testa appoggiata al suo torace. "Ho bisogno di dormire, sono così stanca...".
Mr. Motherfucker le accarezzò la testa. "Buonanotte allora, cerca di fare dei bei sogni".
Lei sospirò stringendolo. "Ne sono più che sicura...".
I hope you understand what has combined with Toyboy Sweety ...
XD
© 2012 - 2024 Cristineorkan
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