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L'Errore Capitolo 20

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Mr. Motherfucker rientrò da dove era uscito e risalì le scale faticosamente, come se all'improvviso tutta la stanchezza del mondo gli fosse caduta addosso. Arrivò sul pianerottolo del reparto di ostetricia, fece un profondo respiro e aprì la porta. Ormai il caos era passato. Corwynt stava parlando con la polizia e le guardie dell'ospedale, i medici e gli infermieri non c'erano più a parte il dottore con cui avevano parlato e Toyboy era in ginocchio a terra che piangeva tra le braccia di Soup. Era tornata anche Minerva che stava parlando con uno dei due infermieri che avevano accompagnato Corwynt.
Le si avvicinò e Minerva, quando si accorse di lui, si voltò a guardarlo. L'infermiere si allontanò per lasciarli soli.
"Mi dispiace Vincent...".
"Non è vero...".
Minerva sospirò e si avvicinò per abbracciarlo. Lui fece un passo indietro. "Non è vero...".
"L'hanno portata via cinque minuti fa!". Urlò tra le lacrime Toyboy aggrappandosi a Soup.
Mr. Motherfucker chiuse gli occhi. Sweety. Morta. Il mondo per lui finì in quell'istante. Sentiva le voci delle persone accanto a lui, qualcuno gli rivolse la parola ma lui ma nulla di quello che gli dicevano aveva un senso per lui. Il cielo era caduto e tutto il resto non aveva più importanza.
Aprì gli occhi quando qualcuno lo prese per un braccio. Era Corwynt.
"Vi accompagniamo a casa...".
"Non voglio andarci...". L'idea di andare a casa di Sweety lo faceva star male.
"Dobbiamo portare a casa Toyboy...".
Mr. Motherfucker lo guardò. Soup lo stava aiutando a tirarsi su da terra poi lo abbracciò per sostenerlo.
Li scortarono fuori dall'ospedale, nevicava più forte e il vento disperdeva i fiocchi di neve nell'aria gelida. Corwynt continuava a stare al telefono, Minerva era sparita di nuovo e Pandemonium li stava aspettando nel parcheggio. Soup li caricò entrambi sul sedile posteriore della sua auto, Pandemonium si sedette davanti per far strada a Soup. Toyboy abbracciò Mr. Motherfucker, tremava come una foglia e lui cercò di tenerlo al caldo.
La mente di Mr. Motherfucker era completamente vuota. Non disse nulla durante il viaggio, tenne stretto Toyboy contro di sé e lasciò Pandemonium guidare Soup. C'era un'altra macchina che li seguiva, ogni tanto il bagliore dei suoi fari illuminava l'abitacolo facendo danzare le ombre. Era Corwynt che li seguiva
Arrivarono sul piazzale coperto di neve davanti alla casa di Sweety. Parcheggiarono davanti alla veranda e salirono verso l'ingresso. Toyboy diede le chiavi a Soup che aprì la porta, mentre Corwynt li raggiungeva. Entrarono tutti nel corridoio. In casa faceva ancora un po' caldo, le stufe erano ancora accese, Mr. Motherfucker andò in salotto e ravvivò la fiamma del caminetto buttandoci un po' di legna. Si sedette sul divano, non aveva il coraggio di andare in sala da pranzo o in cucina. Soup accompagnò Toyboy in salotto e lo fece sedere accanto a lui.
"Volete che rimango qui per la notte?".
"I tuoi genitori non saranno molto felici".
"Non ti preoccupare per questo, faccio solo una telefonata e arrivo".
Appena Soup si allontanò, li raggiunse Pandemonium.
"Rimango qui se volete".
"Si ferma già Soup...".
"Non ho problemi a fermarmi. Vi faccio qualcosa di caldo per entrambi" e li lasciò soli.
Appena Pandemonium su allontanò, Toyboy alzò lo sguardo verso Mr. Motherfucker. "E ora?".
Lui gli accarezzò la testa distrattamente mentre guardava le fiamme del camino.
"Non lo so...".
"Chi si prenderà cura di me? Io sono solo...".
E chi si prenderà cura di me? Anch'io sono solo... La testa di Mr. Motherfucker non funzionava correttamente, i suoi pensieri sembravano essersi infranti come una vetrata, e ora i pezzi giacevano nella sua mente in ordine sparso. Non riusciva a pensare, non voleva pensare.
Pandemonium tornò con due tazze fumanti. "Bevete ragazzi.".
Loro presero le due tazze e bevvero in silenzio, Pandemonium aveva preparato una delle tisane di Sweety. Mr. Motherfucker bevve ma il liquido caldo non gli diede conforto, sentiva Corwynt parlare nell'altra stanza al telefono e pensò che le sarebbero cadute le orecchie a forza di telefonare.
Li raggiunse poco dopo, Pandemonium le fece un cenno con la testa e lei si avvicinò.
"Pandemonium ha preso il numero di targa dell'auto che si è portata via la bambina, da quello che risulta ai miei contatti in polizia è un auto a noleggio, ma dovremmo riuscire a risalire a chi l'ha affittata".
"La bambina?" chiese Toyboy all'oscuro di tutto.
Pandemonium gli si sedette accanto. "Sì, a quanto pare la vostra bambina è ancora viva, credo che dovremmo scoprire in fretta chi l'ha presa".
"Ligeia è viva?" chiese incredulo.
"E' il suo nome?".
"Sì, l'ho scelto io".
"E' un nome bellissimo".
"La troveremo, dovessi mettere a ferro e fuoco tutta Shroud" gli disse Corwynt.
Tornò Soup. "Tutto a posto. Mi fermo qui questa notte".
"Mi chiedevo se vi andava bene se vi faccio da legale, la faccenda avrà risvolti penosi, posso occuparmene io" chiese Corwynt.
Mr. Motherfucker annuì.
"Sapete se Sweety ha dei parenti in vita?".
Toyboy guardò Mr. Motherfucker. "Che io sappia no... Non conosco nessuno della sua famiglia".
Corwynt annuì. "Vedo se il mio ufficio riesce a scoprire qualcosa. Preparerò delle deleghe in modo che possa occuparmi della burocrazia al posto vostro. Domani mattina telefonerò in ospedale e poi mi occuperò della polizia...".
"Faranno sicuramente un autopsia e poi decideranno quando poter fare il funerale".
Toyboy singhiozzò e gli cadde la tazza di mano che si frantumò sul pavimento. "Scusatemi...".
Pandemonium lo abbracciò mentre Soup e Corwynt raccoglievano i cocci. Mr Motherfucker guardò le tre donne che si stavano occupando di loro, lui non riusciva nemmeno a muovere un dito tanto era addolorato.
Soup andò in cucina e tornò con una spugna per pulire il pavimento.
"Bene, questa notte dormiremo qui se siete d'accordo".
"Ma dov'è finita Minerva?" chiese Mr. Motherfucker.
Pandemonium e Corwynt si guardarono. "Non ne abbiamo idea, è comparsa all'improvviso ed è scomparsa, non sappiamo nemmeno come mai... Non ci ha quasi parlato".
Pandemonium continuò ad abbracciare Toyboy. "Ho avuto l'impressione che fosse lì per i fatti suoi".
Corwynt si appoggiò al caminetto. "Strano, è stata lei a mandarci in ospedale...".
"La sentirò domani, forse ha seguito una pista alternativa".
Toyboy sospirò tra le braccia di Pandemonium che gli accarezzò la testa. "Vuoi dormire un po'?".
"Non chiuderò occhio...".
"Hai bisogno di riposare... Ti accompagno di sopra".
Pandemonium e Toyboy si alzarono. Lui la seguì quasi trascinandosi verso la scala con lei che lo teneva per mano.
Mr. Motherfucker sorrise amaramente, Toyboy che andava a letto con la bella Pandemonium.
"Ehi, Mr. Motherfucker, dovresti riposare anche tu" gli disse Corwynt.
Lui si alzò in piedi. "Vuoi accompagnarmi?". Pensava di aver usato il suo solito tono suadente da conquistatore, ma la sua voce gli risuonò solo stanca.
Lei gli sorrise. "Ti devo mettere a letto e rimboccarti le coperte?".
"E magari il bacio della buonanotte".
Corwynt rise. "Sei incorreggibile".
Lui sorrise. Era l'unica cosa che gli rimaneva ormai, fare la puttana con tutte quelle che gli capitavano a tiro.
"Io posso sistemarmi qui sul divano?" gli disse Soup.
"Se non sbaglio c'è una camera per gli ospiti da qualche parte...". Mr. Motherfucker si grattò la testa. Quella casa aveva un sacco di stanze, si ricordava di una camera per gli ospiti al piano di sopra. Ma non l'avevano mai usata e non aveva idea in che condizioni era.
"Non ti preoccupare, ci arrangiamo" gli rispose Corwynt.
Mr. Motherfucker si diresse al piano di sopra, salì le scale, si fermò davanti alla stufa per caricarla mentre Pandemonium usciva dalla stanza di Sweety dove aveva portato Toyboy.
Lui le rivolse la parola appena le fu accanto. "Non so se è il caso di lasciarlo solo, non vorrei che avesse uno dei suoi attacchi".
"Dici? E' meglio che dormo con lui?".
Un urlo li distrasse, era Toyboy.
"Avevo appena finito di dirlo..." Mr. Motherfucker si diresse di corsa in camera di Sweety seguito da Pandemonium.
Toyboy si era rannicchiato in un angolo con le mani sul viso, piangeva a dirotto e urlava frasi incomprensibili.
Mr. Motherfucker si inginocchiò accanto a lui. "Toyboy calmati...".
"Noooo...".
"Dai alzati per favore...".
"Non voglio stare qui!!!".
Pandemonium tentò di abbracciarlo come aveva fatto prima ma Toyboy, con uno scatto, la respinse. Lei cadde all'indietro rischiando di battere la testa contro il comodino. Toyboy ricominciò ad urlare e Mr. Motherfucker lo prese alle spalle stringendolo forte.
"Calmati! Finirai per farti male!".
Pandemonium si alzò in piedi. L'aria attorno a Mr. Motherfucker vibrò leggermente, non era la magia di Sweety ma le assomigliava parecchio. Toyboy sembrò calmarsi all'improvviso.
Gli venne un'idea. "Facciamo una cosa, dormi in camera mia, va bene?".
Toyboy annuì stancamente, era esausto.
Mr. Motherfucker si alzò in pieni tirando con sé anche Toyboy ed uscirono dalla stanza seguiti da Pandemonium.
Entrarono nella sua camera, prese Toyboy e lo fece sdraiare sul lato dove era di solito abituata dormire Sweety e lo coprì con le coperte. Pandemonium si tolse gli abiti che aveva addosso, rimanendo in mutandine e canottiera.
"Tu dove dormirai?" gli chiese.
"Nella loro camera".
"Sei sicuro?".
"Sì, prenditi cura di lui".
"Certamente".
"Buonanotte allora".
"Buonanotte Mr. Motherfucker".
Uscì dalla stanza lasciandoli soli. Andò in camera di Sweety e si buttò sul letto, strinse le coperte e i cuscini aspirando il suo profumo. Non poteva crederci che non c'era più, l'unica donna che avesse mai amato in vita sua gli era stata strappata via così, senza una ragione.
Pianse, singhiozzando, pensando a tutte le volte che avevano fatto l'amore, o anche solo dormito insieme, come quella volta che lei aveva trascinato sia lui che Toyboy in quel letto.
Non ci sarebbero più state le sue magnifiche cene, non avrebbe più sentito la sua risata da bambina. Il mondo era finito per lui.
Sweety's death has shocked everyone, the night be long without her
© 2012 - 2024 Cristineorkan
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